Ci hanno insegnato che ogni cosa per esistere va misurata.
La dimensione, il peso, la forma (appunto) ne determina l’esistenza. E allora schiere di ragionieri e tecnici contabilizzano e dimensionano l’esistente.
Fino a misurare la forma dell’umano e della sua volontà.
Certo, si può fare, ma serve?
O non è forse il caso di concentrarsi sulla sostanza, ossia il contenuto? Nella lettura del mondo economico, del lavoro e dell’impresa siamo concentrati a misurare la forma, quasi mai ad accenderne la sostanza. E allora non parliamo (quasi) mai di ispirazione, di volontà nel perseguire un fine e dei modi per accendere e alimentare il ‘fuoco’. Lo misuriamo e tentiamo di illuderci di controllarne il comportamento, senza badare alla sua alimentazione.
Il fuoco ci rende felici, non il valore in Joule che esprime. Il fuoco genera un impatto, non la sua rappresentazione contabile.
Non dobbiamo misurare forme, è tempo sprecato, dobbiamo accendere sostanze.